Cardio da polso o fascia cardio?

Un aspetto fondamentale riguardante l’attività fisica è il monitoraggio delle pulsazioni cardiache sotto sforzo.
E’ interesse comune, infatti, dotarsi di un dispositivo in grado di registrare il più correttamente possibile questo dato così importante.
La tecnologia, per fortuna, ci viene in soccorso grazie a una costante evoluzione in grado di fornire misurazioni sempre più precise.
Tuttavia, di fronte a una semplice domanda come “E’ meglio un orologio con il cardio da polso o una fascia cardio?” è bene articolare una risposta il più possibile completa e che tenga conto di tutti gli aspetti da considerare.

LE DIFFERENZE!

Cardio da polso.
Il sensore cardio da polso permette la rilevazione della frequenza cardiaca tramite un sensore ottico che analizza il volume del sangue che scorre nelle vene. In condizioni normali ha un’ottima qualità della misurazione. Tuttavia, trattandosi di un lettore ottico, la sua accuratezza può venire influenzata da molteplici fattori come, ad esempio, la presenza di peli, tatuaggi e strati di vestiti, dalla grandezza del polso, dal tipo di attività (ad es. in bici) o dal colore della pelle.

Fascia cardio.
La fascia cardio toracica reagisce invece agli impulsi elettrici del cuore, allo stesso modo di un elettrocardiogramma. E’ opportuno che venga indossata correttamente, all’altezza dello sterno, e va stretta in modo adeguato, evitando che scivoli con il sudore. Va anche inumidita prima di iniziare l’attività, per una più facile e corretta trasmissione dei dati.

QUAL E’ LO STRUMENTO PIU’ PRECISO?

Senza indugiare ulteriormente, è presto detto.
La fascia cardio è sempre lo strumento più preciso per la misurazione della frequenza cardiaca!
Anche il più preciso e sensibile dei sensori cardio da polso non può competere con l’accurata rilevazione e l’immediata trasmissione dei dati che può fornire una fascia cardio.

PERCHE’ QUINDI IL CARDIO DA POLSO?

La comodità che ci può dare indossare un semplice orologio con sensore cardio da polso può essere tuttavia un fattore da non trascurare. I sensori cardio di ultima generazione garantiscono infatti una rilevazione sempre più precisa e affidabile e, pur senza arrivare ai livelli della fascia elastica, ci si possono avvicinare parecchio. Il tutto senza il potenzialmente fastidioso ingombro della fascia.
In estate, per esempio, o con temperature più elevate, la fascia cardio può creare irritazione a causa dello sfregamento e del sudore. E’ pertanto consigliabile, in questi casi, avvalersi di un buon sensore cardio da polso, come quelli montati sui più moderni orologi Garmin.

PERCHE’ LA FASCIA CARDIO?

Dopo queste premesse, risulta abbastanza evidente che la fascia elastica è da preferire per la sua precisione globale. Di conseguenza, soprattutto in presenza di allenamenti specifici quali interval training, fartlek, ripetute o test di Conconi, diventa uno strumento decisamente imprescindibile.
Ne esistono, oltretutto, di diversi tipi: dalla classica Hrm-Dual con connettività Ant+ e Bluetooth, alla Hrm-Run, in grado di registrare anche le dinamiche di corsa, passando per l’Hrm-Swim (pensata per l’utilizzo in piscina) e arrivando fino alla più moderna Hrm-Pro, ideale per il triathlon e in grado di monitorare sia dinamiche di corsa che di nuoto (sia in piscina che in acque libere) e che ha sostituito la precedente Hrm-Tri.

In definitiva, è sempre meglio tenere ben presenti quali possono essere le reali esigenze di chi si appresta ad acquistare un dispositivo Garmin per tenere sotto controllo la frequenza cardiaca. Come abbiamo visto, i pregi della fascia cardio possono anche essere “oscurati” dalla semplicità e comodità di utilizzo di un sensore da polso, con tecnologie peraltro sempre più evolute. Soprattutto se il nostro livello di attività non richiede un monitoraggio così attento e scrupoloso.

Ora che quindi ne sappiamo un po’ di più…scopri insieme a MioMio Run il tuo prossimo amico del cuore!

Fasce cardio

Orologi con cardio da polso