I dispositivi Garmin, come tutti i dispositivi elettronici, purtroppo non godono di vita eterna. Utilizzandoli seguendo qualche accortezza possiamo però fare in modo che ci accompagnino per molte attività!
La ricarica della batteria
Un elemento che a volte riduce di molto la vita del nostro Garmin può essere la batteria, se non mantenuta e caricata nel modo corretto. Per farla durare a lungo il consiglio e di non farla mai scaricare completamente, finchè l’orologio non si spegne. Molto meglio caricare la batteria quando si trova tra il 10% e il 20% di caricare residua e lasciarla caricare fino al 100% tutte le le volte. Consigliamo inoltre di non caricare il dispositivo se umido. Dopo un attività sciaquate il dispositivo da sudore e/o acqua di mare/piscina e prima di caricare la batteria assicuratevi che sia completamente asciutto. Eventuale umidità potrebbe compromettere il buon funzionamento della batteria e del caricatore stesso.
Gli aggiornamenti
Come tutti i dispositivi elettronici dotati di un software, anche i nostri Garmin, hanno bisogno di essere aggiornati. I modelli attualmente in gamma sono dotati anche di wi-fi che può aiutarci ad aggiornare il nostro dispositivo in modo automatico. Nonostante questo consigliamo di verificare con buona frequenza tramite connessione al PC eventuali aggiornamenti disponibili su Garmin Express.
La pulizia
Tutti i dispositivi Garmin sono resistenti al sudore e parzialmente all’acqua. Il nostro consiglio è quello di mantenere l’orologio pulito. Subito dopo un attività sciaquarlo dal sudore e dall’acqua (marina o di piscina), asciugarlo con un panno asciutto. Sconsigliamo di utilizzare i tappi copri contatti dove non previsti direttamente dal produttore. In alcuni casi tendono a provocare esatamente il problema che volevamo evitare. Non sono ermetici, fanno entrare acqua e sudore, non li fanno ascuigare e mantengono la zona umida facilitando l’ossidazione dei contatti.
Il contatto con l’acqua e gli urti
Come detto nel punto precedente, la maggior parte dei dispositivi non soffre il contatto con sudore e acqua. Senza andare nello specifico modello per modello suggeriamo di leggere attentamente il manuale del nostro strumento per capire che tipo di resistenza all’acqua fornisce e comportarci di conseguenza. Se un modello non è dotato di profilo nuoto (Forerunner 45) probabilmente è sconsigliato l’uso in mare e in piscina. Per tutti gli strumenti vale comunque il consiglio di sciaquare con acqua dolce subito dopo l’utilizzo che sia in mare o in piscina.
Evitare gli urti, potrà sembrare banale ma è comunque un consiglio che è sempre bene seguire. Evitare urti e cadute è la miglior direttiva che possiamo dare. Oltre ad evidenti danni o graffi esterni, eventuali urti e cadute possono andare a compromettere alcune componenti interne del dispositivo, inficiandone il buon funzionamento a breve o medio termine.
Installazione quadranti e app
Garmin Connect IQ è uno strumento molto utile per personalizzare e ampliare le funzionalità del nostro dispositivo. Il nostro consiglio a riguardo è comunque di usarlo con cautela e non abusarne. In primis se alcune funzioni non sono presenti nel nostro device è perchè Garmin stessa ha riconosciuto che il dispositivo non aveva le caratteristiche per supportarle. In secondo luogo, come per tutti i device, avere la memoria piena di funzioni esterne potrebbe portare il nostro dispositivo ad essere meno reattivo e bloccarsi. Cerchiamo di scaricare quindi sono app che riteniamo strettamente necessarie e affidabili.
Conclusioni
Questi sono cinque modus operandi che riteniamo possano far prolungare la vita del vostro dispositivo al massimo. Va da se che ci sono alcune componenti che potrebbero portarlo a malfunzionamenti precoci su cui non possiamo avere il controllo. Chiaramente uno di questi è lo stress da utilizzo dato al dispositivo. E il vostro dispositivo come se la cava? Da quanto tempo vi accompagna nelle vostre attività?